03Lug20 a Chiomonte con Marisa contro l'arroganza del Tav !
Aug 3, 2020
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diego fulcheri (Owner)
"Arrivati al cancello posizionato sul ponte della centrale di Chiomonte Marisa e l'avvocato Bertone, insieme agli oltre 50 comodatari del terreno su cui è situata la Baita, hanno cercato di interloquire con le forze di polizia e ad un soggetto travisato che si è presentato dicendo "nome Telt e cognome Telt". Pertanto non ha fornito né le generalità e tanto meno la carica e il ruolo. Nell'impossibilita di comunicare sia con le forze dell'ordine che con qualcuno di TELT l'avvocato ha prima chiamato la caserma dei carabinieri di Susa, poi il Comandante dei CC di Susa che era in ferie, il quale ha risposto che la competenza è della polizia. Nonostante siano stati chiamati sia il capo della digos Ambra, che Sartorio, nessuno si è avvicinato a parlare né con Marisa né con il suo avvocato. Dopo 45 minuti di attesa finalmente è stato aperto il cancello e Marisa, l'avvocato e i comodatari lo hanno oltrepassato per soli pochi metri, ma la celere schierata ne ha ulteriormente impedito il passaggio impedendo a tutti di raggiungere la Baita cioè i terreni in via di esproprio distanti altri 3 km. Prendiamo atto che oggi funzionari delle forze dell'ordine non hanno rispettato la legge che prevede la possibilità sia ai proprietari che ai comodatari di un terreno di potercisi recare prima all'esproprio. Ma non basta le forze dell'ordine prendevano gli ordini direttamente dal personaggio mascherato con la giacchetta di TELT. Infine l'avvocato ha notificato alla polizia il comodato d'uso i quali si sono rifiutati di ritirarlo lasciando cadere in terra. Questa è la condizione di continua illegalità ed abuso che abbiamo visto all'opera diverse volte in Val Susa. Oggi cade la maschera di TELT che gestisce come una milizia privata la polizia di Stato per difendere la propria illegalità. Signori e signore questo è il sistema TAV." ( Notavinfo Notav)
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