2017_12_30 Nella chiesetta di san Floriano St. Messa in ricordo del Beato Carlo Primo - Re Apostolico d'Ungheria
Il 28 giugno 1914, in seguito all'assassinio dell'Arciduca Francesco Ferdinando, Carlo divenne l'erede al trono dell'Impero Austro-Ungarico.
Il 21 novembre 1916, mentre imperversava la Prima Guerra Mondiale, con la morte dell'Imperatore Francesco Giuseppe, divenne Imperatore d'Austria.
Il 30 dicembre 1916, venne incoronato Re apostolico d'Ungheria, con il nome di Károly IV:
anche Zita sarà contemporaneamente incoronata regina del popolo magiaro.
La cavalcata reale: il sovrano s’impegna a difendere il regno.
A tale scopo veniva preparata in Piazza San Giorgio una collina con la terra proveniente dai vari comitati del regno. Il re cavalca al galoppo sulla collina, e a cavallo brandisce la spada verso i quatto punti cardinali, in segno della difesa del regno. Si racconta che a quest’occasione, il primo figlio di Carlo, Ottone gridò nel silenzio della folla che osservava Carlo sulla collina: “papà, papà!”, scatenando un grande entusiasmo e le grida d’eljen, eljen (evviva).
La Tomba del cane
La tomba Bonomini, popolarmente nota come tomba del cane, è un monumento sepolcrale situato a Brescia, sui colli Ronchi immediatamente a nord-est del centro storico cittadino, lungo via Panoramica, al primo tornante dopo l'imbocco da via Filippo Turati. Costruita nel 1860 su progetto di Rodolfo Vantini per ospitare le spoglie di Angelo Bonomini e del socio Giuseppe Simoni, benefattori degli Spedali Civili di Brescia, alla fine non accolse mai le due salme a causa di nuove ordinanze comunali riguardanti le norme sul seppellimento, che lo vincolavano ai cimiteri pubblici.
La tradizione popolare vuole quindi che vi sia stato deposto solo un cane, da cui la denominazione abituale. Il sepolcro è uno dei più singolari monumenti bresciani dell'Ottocento e ancora oggi, trovandosi in una posizione ben visibile dalla città, ricopre un notevole ruolo paesaggistico